Le Isole Tremiti, uno dei centri turistici più importanti dell’intera regione Puglia, racchiudono al suo interno una storia ricca di magia e di mistero. La storia narrata dietro la loro nascita vede come protagonista Diomede, il valoroso eroe dell’Iliade, il quale creò dapprima il Subappennino e il Gargano con dei grossi massi provenienti dalla rocca distrutta di Pergamo; successivamente lanciò in mare i ciottoli rimasti formando così le Isole Tremiti. Molte narrazioni sostengono la morte dell’eroe nell’arcipelago dell’Adriatrico, alcune raccontano della sua morte a causa di un naufragio, ma la maggior parte di loro affermano che egli si sia ritirato, insieme ai suoi compagni, sull’arcipelago dove andò in contro alla morte.
Dopo la sua morte Venere, commossa dal dolore dei suoi compagni li trasformò in uccelli, le Diomedee, affinché diventassero le guardie della tomba del loro re. Ancora oggi piangono la perdita del loro condottiero e di notte si può udire il loro lamento, simile al vagito di un bimbo.
Cosa sono le Diomedee?
Le Diomedee, in effetti, sono una particolare specie di gabbiani che si distinguono per la loro singolare vocalità. Aristotele racconta che essi accoglievano con amicizia i greci e con aggressività i barbari, come se riuscissero a distinguere tra buoni e cattivi.
Le Isole tremiti ogni anno accolgono migliaia di turisti non solo per la bellezza naturale contenuta all’interno dei loro paesaggi ma anche per la tradizione culturale che da secoli permea le loro coste.
